Per non dimenticare.. se mai fosse possibile..

Cari miei coristuzzi,
Oggi è un giorno dell'anno in cui la tristezza mi assale. Non ho vissuto nessuna delle situazioni che ho sentito raccontare, non ho vividi ricordi di quei momenti. Eppure mi sento triste, e non vi nascondo che mi commuovo, come se fosse una cosa accaduta alla mia famiglia.
Parlo della Giornata della Memoria, il 27 Gennaio. Era il 1945, e i cancelli di Auschwitz, uno di quei maledetti luoghi di morte si sono aperti, e non per farvi entrare ancora altra gente da ammazzare, ma per non chiudersi più.
Ma mi chiedo..per quanti di loro non si sono aperti in tempo? Non c'ero, non posso saperlo.. ma giuro che ho i brividi quando sento dire "UN MILIONE".. Dio, se ci penso.. quanti teatri si possono riempire con così tanta gente? E ancora mi domando se chi è rimasto incolume nel corpo, lo sia anche nell'anima. E' facile ammazzare un uomo. Basta togliergli l'aria, l'acqua, il cibo. Uccidere un uomo è un crimine che non trova una pena adeguata. Ma uccidere un'anima è ancora peggio... un'anima si uccide privando la persona della sua dignità, togliendogli la possibilità di pensare che il domani è meglio dell'oggi, facendogli credere di aver commesso un crimine che non portà mai essere perdonato.
Mi chiedo che vita possano avere avuto i sopravvissuti. Vuoti a perdere, pupazzi snaturati da ogni sembianza umana che si sono trascinati per il resto della loro esistenza con in mente le atrocità a cui hanno assistito. E' assurdo, dannatamente assurdo..
E io? Cosa posso fare io per loro? Posso RICORDARE... riportare nel mio cuore (cor, cordis) le cose che ho sentito, i volti che ho visto, le testimonianze che ho ascoltato.
Il “giorno della memoria” si ripeterà anche oggi, il 27 gennaio del 2008. E' necessario testimoniare... nel ricordo dei volti di coloro che sono stati macellati. E non certo per ignorare o per sottovalutare le sofferenze di tanti popoli oggi, quelle sofferenze che si chiamano fame, AIDS, bambini uccisi o mutilati. Al contrario, perchè capire il passato, nella sua specificità e non soltanto in una generica e retorica cerimonia, ci può aiutare nel presente a impedire la continuazione di sofferenze, di lacrime e di sangue, in casa nostra e nella casa del nostro vicino.
Grazie per l'attenzione.
V.V.B. la vostra
Serena

Giù le maschere e gli orpelli....adesso è tempo di esser seri.
Ogni tanto guardare indietro serve....tristezza, angoscia, dolore, rabbia, rassegnazione....sono tutti sentimenti che affiorano come non mai nel vedere scorrere nelle nostri menti le immagini di simili orrori, ma quello che mi genera un maggiore senso di smarrimento ed impotenza è il fatto che tali tragedie continuano a perpetrarsi anche oggi, magari sotto forma di altri tipi di violenze,ma che, ugualmente, uccidono.
Ricordare ha un senso se tutti quanti ci adoperiamo affinchè ciò che è accaduto nel passato non si ripeta più, altriment,il ricordo, servirà solo a pulirci la coscienza per sentirci meno inutili e più umani....

Bravo Ale, mi hai tolto le parole di bocca.

Purtroppo ancora oggi esistono tragedie troppo spesso ignorate (vedi Kenya); di questi eventi cruenti se ne vedono ancora oggi nel 2008.
Ricordare è fondamentale!!! Non per il semplice triste e commovente ricordo in sé...ma per evitare che accada ancora. Sembrerebbe impensabile che qualcosa di così atroce come il genogidio degli ebrei venga effettuato nel 2008 o in un futuro a noi prossimo...ma la discriminazione razziale, sessuale e di altro genere esistono ancora!!!! Finchè continueranno ad esistere non verrà compreso in pieno il senso di questa gionata.
Vi riporto un fatto che ho scoperto da qualche giorno e mi ha particolarmente colpito: In Francia esistono ancora oggi nel 2008 le Scuole Speciale per bambini con problemi mentali e fisici. Solo nel 2006 è stata emanata una legge per cui anche i bambini diversamente abili hanno la possibilità di scegliere se essere inseriti in scuole ordinarie oppure continuare a vivere in quei ghetti che sono le scuole speciali...
Ovviamente sono poche le famiglie che hanno il coraggio di iscrivere il proprio figlio diversablie in una scuola ordinaria, dove ogni giorno sarebbe esposto a continui atti di violenza fisica e psicologica, veri e propri atti di bullismo da parte di bambini/ragazzi che si considerano superiori a lui...
Io mi chiedo, perchè un bambino diversabile francese non dovrebbe avere gli stessi diritti di un bambino normodotato? E qual è il motivo per cui un bambino normodotato dovrebbe sentirsi superiore agli altri?
In piccolo, questo è lo stesso principio che negli anni '40 portò allo sterminio degli ebrei...
Il giorno della memoria, a mio parere, dovrebbe servire per riflettere anche sulle piccole cose (che piccole poi non sono) per migliorarsi in quanto persone e in quanto società.

Spero di essermi espressa abbastanza chiaramente....un enorme abbraccio a tutti voi.
Alessandra.